BIOGRAFIA
Sono Stefania Calcagno, nata a Genova, Europa, nel 1970, mi occupo da sempre di Information Technology, di reti e di Sicurezza.
Fin dai tempi dello studio ho fatto parte della scena demo ed hacker, dedicandomi a Phreaking, Reverse Engineering e Knowledge sharing. Nel 1989 ho fondato il più conosciuto gruppo hacker Italiano e uno dei più conosciuti al mondo durante gli anni 90: Ram Jam.
Ho scritto pubblicazioni sulla programmazione in linguaggio macchina, su temi matematici applicati all’informatica e sulla “hacker culture”.
Il background culturale, il modo di pensare aperto e le competenze acquisite mi hanno spinto ad intraprendere una carriera imprenditoriale nell’ambito dell’IT, delle reti e della sicurezza.
Nei primi anni 90 ho contribuito a diffondere Internet in Italia, quindi, dopo alcuni anni trascorsi come responsabile della “Security Solution” in una grande azienda multinazionale americana di consulenza, nel 2002 ho fondato uno dei più importanti system integrators Italiani.
Nel 2014 ho fondato una società che si occupa di progettazione di datacenters e di cybersecurity di cui attualmente sono Chief Technology Officer.
Nel 2016 assieme ad appassionati provenienti da Germania, Svizzera e Italia ho fondato, e attualmente ne sono il Presidente, un'Associazione: la European Society for Computer Preservation, che si occupa di preservare la storia dell’informatica; l'Associazione mantiene in stato funzionante i computer originali e li espone in diverse manifestazioni in modo da poter raccontare la storia dell’informatica alle nuove generazioni e spiegare l’evoluzione della tecnologia.
Dopo lunghe riflessioni ho deciso di accettare la candidatura nel Partito Pirata alle elezioni Europee del 26 Maggio 2019.
Le motivazioni che mi hanno spinto ad un passo abbastanza inusuale per persone come me sono tante, ma si possono riassumere nel motto che da sempre mi contraddistingue: "Knowledge is not a crime", la conoscenza non e' un crimine.
Essendomi dedicata da sempre alla ricerca della conoscenza e della diffusione della stessa e vedendo quanto accade oggi a tutti i livelli della societa' e della politica ritengo che ci siano molte cose da cambiare.
Nei Parlamenti Europei siedono oggi troppe persone che non hanno le conoscenze necessarie, non solo tecnologiche, per poter legiferare con cognizione di causa su argomenti che invece sono strettamente connessi a cio'.
Questo porta a gravi distorsioni, quali:
- La recente Direttiva Europea sul Copyright.
- La differenziazione di contenuti sui diversi media solo in quanto si e' in una nazione o un'altra, o perchè si appartiene a un ceto sociale o un altro. Il messaggio “questo contenuto non è disponibile nel tuo paese” utilizzando stesso fornitore su stessa piattaforma, in una comunità unita come vorrebbe e dovrebbe essere la UE, non dovrebbe avere diritto di cittadinanza.
- La sistematica violazione della privacy da della parte maggioranza delle grandi aziende.
Solo per citare alcuni punti.
Questo non è cio' che voglio, non è cio' che vogliamo, non è cio' che si aspetta la società della conoscenza.
Il mio impegno non e' e non sara' solo nella tecnologia, ma anche per migliorare la qualita' della vita dei disabili, visto che anch'io sono una disabile. Ho dedicato una pagina di questo sito ad esporre i miei pensieri sulla disabilita' invisibile.
Piu' in generale, mi impegno perche' la politica favorisca davvero la collettività, perche' i politici si mettano davvero a disposizione dei cittadini, perche' la gestione della cosa pubblica sia davvero fatta per migliorare la qualita' della vita dei cittadini.
L'Europa non deve essere solo un'unione monetaria, ma deve essere un’unione dei popoli, che se hanno la stessa valuta devono anche avere le stesse chance di sviluppo e di lavoro, con un’armonizzazione di imposizioni fiscali, leggi e burocrazia.
Col Partito Pirata la sfida l’abbiamo lanciata e il primo pezzo di sistema l’abbiamo battuto riuscendo a presentare simbolo e liste in tutte le circoscrizioni Italiane e in 11 paesi: Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Olanda, Slovenia e Svezia oltre che in Catalogna.
Nel 1989 ai tempi in cui fondai Ram Jam utilizzavamo due motti: "Taste The Difference" e, soprattutto, il gia' citato "Knowledge is not crime": la conoscenza non e' un crimine.
La battaglia ora dobbiamo combatterla tutti assieme; ora più che mai questo slogan dobbiamo gridarlo con tutta la forza che abbiamo.